giovedì 22 maggio 2008

FORZA INDER

Oscar per la creatività

martedì 20 maggio 2008

Norme ad personam?? Ma dai...

ADP: "Di Silvio Berlusconi non ci si può fidare, stringe la mano all'opposizione e intanto pensa agli affari suoi.

Nel decreto sicurezza, spunta una norma di 13 righe nell'articolo 2 che sembra essere pensata su misura per il Presidente del Consiglio. La norma entrerà in vigore subito dopo l'approvazione da parte del consiglio dei ministri di domani. Tale norma concede la possibilità agli imputati per reati commessi prima del 31 dicembre di 2001 di chiedere la sospensione del dibattimento per due mesi per valutare se accedere al patteggiamento.

Silvio Berlusconi è "casualmente" imputato nel processo a Milano per corruzione in atti giudiziari dell'avvocato David Mills. La considerazione che sorge spontanea è "con due mesi di sospensione chissà che si inventa per non arrivare alla sentenza".
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giovedì 15 maggio 2008

CACCIA AL TESORO!!!!!!

SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALLA CACCIA AL TESORO.
PRIMO PREMIO FINO A 1000 EURO TRA PREMI e BUONI SCONTO.

http://garbenetcafe.altervista.org/sgarbagnando

lunedì 12 maggio 2008

Auguri Garago!!

Venerdì il mio collega nonchè capo Daniele GaragOil è diventanto papà.
Tanti auguri, sperando che la figliolina Elena (o Silvia :)) non abbia tutta la sua voglia di lavorare.
Sotto ritratto in versione "Jack lo squartatore".


venerdì 9 maggio 2008

SCHIFani

Su suggerimento del mitico Kata, pubblico un trafiletto del buon Travaglio sul NUOVO uomo neopresidente. Grazie Kata.

"Chiedendo scusa per il disturbo, senza voler guastare questo bel clima di riverenze bipartisan al neopresidente del Senato Renato Schifani, vorremmo allineare qualche nota biografica del noto statista palermitano che ora troneggia là dove sedettero De Nicola, Paratore, Merzagora, Fanfani, Malagodi e Spadolini. Il quale non è omonimo di colui che insultò Rita Borsellino e Maria Falcone (“fanno uso politico del loro cognome”, sic) perché erano insorte quando Berlusconi definì i magistrati “disturbati mentali, antropologicamente estranei al resto della razza umana”: è proprio lui. Non è omonimo dell’autore del lodo incostituzionale che nel 2003 regalò l’impunità alle 5 alte cariche dello Stato, soprattutto a una, cioè a Berlusconi, e aggredì verbalmente Scalfaro in Senato perché osava dissentire: è sempre lui.

L’altroieri la sua elezione è stata salutata da un’ovazione bipartisan, da destra a sinistra. Molto apprezzati il suo elogio a Falcone e Borsellino e la sua dichiarazione di guerra alla mafia. Certo, se uno evitasse di mettersi in affari con gente di mafia, la lotta alla mafia riuscirebbe meglio. Già, perché - come raccontano Abbate e Gomez ne “I complici” (ed. Fazi) - trent’anni prima di sedere sul più alto scranno del Parlamento, Schifani sedeva nella Sicula Brokers, una società di brokeraggio fondata col fior fiore di Cosa Nostra e dintorni. Cinque i soci: oltre a Schifani, l’avvocato Nino Mandalà (futuro boss di Villabate, fedelissimo di Provenzano); Benny D’Agostino (costruttore amico del boss Michele Greco, re degli appalti mafiosi, poi condannato per concorso esterno); Giuseppe Lombardo (amministratore delle società dei cugini Nino e Ignazio Salvo, esattori mafiosi e andreottiani di Salemi arrestati da Falcone e Borsellino nel 1984). Completa il quadro Enrico La Loggia, futuro ministro forzista. Nei primi anni 80, Schifani e La Loggia sono ospiti d’onore al matrimonio del boss Mandalà. All’epoca, sono tutti e tre nella Dc. Poi, nel 1994, Mandalà fonda uno dei primi club azzurri a Palermo, seguito a ruota da Schifani e La Loggia. Il boss, a Villabate, fa il bello e il cattivo tempo. Il sindaco Giuseppe Navetta è suo parente: infatti, su richiesta di La Loggia, Schifani diventa “consulente urbanistico” del Comune perché - dirà La Loggia ai pm antimafia - aveva “perso molto tempo” col partito e aveva “avuto dei mancati guadagni”.

Il pentito Francesco Campanella, braccio destro di Mandalà e Provenzano, all’epoca presidente del consiglio comunale di Villabate in quota Udeur, aggiunge: “Le 4 varianti al piano regolatore… furono tutte concordate con Schifani”. Che “interloquiva anche con Mandalà. Poi si fece il piano regolatore generale… grandi appetiti dalla famiglia mafiosa di Villabate. Mandalà organizzò tutto in prima persona. Mi disse che aveva fatto una riunione con Schifani e La Loggia e aveva trovato un accordo: i due segnalavano il progettista del Prg, incassando anche una parcella di un certo rilievo. L’accordo che Mandalà aveva definito coi suoi amici Schifani e La Loggia era di manipolare il Prg, affinché tutte le sue istanze - variare i terreni dove c’erano gli affari in corso e penalizzare quelli della famiglia mafiosa avversaria - fossero prese in considerazione dal progettista e da Schifani… Il che avvenne: cominciò la stesura del Prg e io partecipai a tutte le riunioni con Schifani” e “a quelle della famiglia mafiosa, in cui Schifani non c’era”.

Domanda del pm: “Schifani era al corrente degli interessi di Mandalà nell’urbanistica di Villabate?”. Campanella: ”Assolutamente sì. Mandalà mi disse che aveva fatto questa riunione con La Loggia e Schifani”. Il tutto avveniva “dopo l’arresto di Mandalà Nicola”, cioè del figlio di Nino, per mafia. Mandalà padre si allontana da FI per un po’, poi rientra alla grande, membro del direttivo provinciale. E incontra Schifani e La Loggia. Lo dice Campanella, contro cui i due forzisti hanno annunciato querela; ma la cosa risulta anche da intercettazioni. Nulla di penalmente rivelante, secondo la Dda di Palermo. Nel ‘98 però anche Mandalà padre finisce dentro: verrà condannato in primo grado a 8 anni per mafia e a 4 per intestazione fittizia di beni. E nel ‘99 il Prg salta perché il Comune viene sciolto per infiltrazioni mafiose nella giunta che ha nominato consulente Schifani. Miccichè insorge: “E’ una vergognosa pulizia etnica”. Ma ormai Schifani è in Senato dal 1996. Prima capogruppo forzista, ora addirittura presidente. Applausi. Viva il dialogo. Viva l’antimafia."


Marco Travaglio

lunedì 5 maggio 2008

Rock And Roll!



"Sebastian Bach probabilmente sarà la nuova voce dei Velvet Revolver".
Godo!!

giovedì 1 maggio 2008

Redditi on line: è giusto?

Da 1 giorno si sta parlando di sta storia dei redditi on-line, ieri sera oscurati dell'agenzia delle entrate (a mio avviso anche per una sottostima degli accessi: il sito è rimasto costantemente inaccessibile dati gli elevati accessi dalla mattina fino al tardo pomeriggio) ma comunque disponibili per tutta la giornata del 30 Aprile.
Non so dal mio punto di vista se sia giusto o no sapere che cifra percepisce il mio vicino di casa, un mio amico, il mio capo.. però la domanda è: ma che cazzo me ne frega di sapere quanto dichiara un mio amico?
Il problema vero è metttere in luce chi evade veramente il fisco, non chi non può evaderlo.. a me dalla busta paga vengon tolte direttamente le tasse, non posso scegliere di evaderle.. ci sono dentisti che dichiarano 15mila euro l'anno.. probabilmente il reddito di una loro settimana di lavoro.
Ecco forse redditi dei liberi professionisti che rubano dovrebbero essere visibili si, e anche evidenziati... questo forse sarebbe utile.