mercoledì 16 gennaio 2008

L'apocalisse

Odio postare commenti sui treni. Faccio parte dello schifoso mondo pendolare.. povero me.
Stamattina, indeciso tra il treno delle 8 e 8 con 15 minuti di ritardo o il treno delle 8.15 con 8 minuti di ritardo, opto per il secondo. "Almeno riesco a sedermi", penso.
Tutto tranquillo fino a Bovisa.
Arrivo a Bovisa alle 8.50 e qui prendo un 8.37 con 13 minuti di ritardo proveniente dalla linea Meda. "Che culo", penso.
Salgo grazie alla spinta deretana di altri pendolari e, passeggiando sopra la testa dei passeggeri, mi ritrovo al centro della carrozza.
"Dai manca poco", penso. Alle 8.55 sono a Domodossola, ed è l'inizio dell'Apocalisse. Mille persone che cercan di salire sul mio treno.. spingi di qua, spingi di la, ruzza mi ritrovo sempre più defilato. Ma il treno non parte.
Parte da Domodossola (con la gente che continua a provare la salita) alle 9.05 e, dopo un chilometro, il treno si ferma. Perduto, nelle lande desolate dei binari, a meno di 2 km dall'arrivo, affiancato ad un altro carro bestiame. Anch'esso fermo.
Dopo 5 minuti (sono le 9.10) guardo e... dal treno di fianco, in mezzo ai binari, con treni che sfrecciano (?) {non esageriamo, ndM... } vedo la gente che SCENDE e SI INCAMMINA A PIEDI verso Cadorna. 2 KM a piedi.
Dopo 1 ora al caldo, in piedi, su carrozze puzzolenti, in ritardo... ci credo.
Varco la porta dell'ufficio alle 9.35.
Sono uscito di casa alle 7.55.
1 ora 35 minuti per 20 km si e no. La durata di una partita di calcio senza tempi supplementari.
In bici avrei fatto prima.